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Comunità energetiche rinnovabili

Comunità energetiche rinnovabili

La forma collaborativa dell’autoconsumo energetico

Da tempo si parla di diverse formule di autoproduzione e di consumo dell’energia, ma purtroppo ancora in pochi conoscono le potenzialità delle comunità energetiche rinnovabili (CER o REC nell’acronimo inglese).
In questo articolo vogliamo spiegarti cosa sono e come funzionano, perché sono importanti e tutte le opportunità che offrono in futuro che sarà sempre più votato all’energia pulita e a nuovi modelli socio-economici contraddistinti dalla circolarità.

Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono

Le comunità energetiche sono associazioni di stampo giuridico, generalmente configurate sotto forma di cooperative, che possono coinvolgere enti pubblici locali, aziende, attività commerciali e privati cittadini che decidono di dotarsi delle infrastrutture necessarie alla produzione autonoma e allo scambio di energia, da farsi all’interno del network costituito.
In parole più semplici: sono persone che si uniscono in una forma energetica collaborativa composta da due o più persone che ha lo scopo di produrre energia, condividerla, autoconsumarla, scambiarla e in caso di surplus, cederla o immagazzinarla. 

Comunità energetiche rinnovabili: a cosa servono

Queste comunità sono nate per ridurre la dipendenza energetica dai grandi produttori nazionali, per migliorare la gestione dell’energia e per garantire il ricorso alle rinnovabili anche da parte di chi non ha spazi o possibilità per installare un impianto nella propria proprietà - si pensi ad esempio a chi vive in un condominio. 

Non ultimo, le comunità energetiche vengono istituite per garantirsi un risparmio, perché permettono una riduzione dei costi della bolletta energetica che si attesta sui €300/l’anno, grazie agli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa.

Le comunità energetiche producono inoltre una serie di benefici non solo economici, ma anche ambientali e sociali perché promuovono il ricorso all’energia verde e riconoscono ai singoli associati un ruolo attivo, comunitario e consapevole nei confronti della collettività in cui sono inseriti.

Il prosumer tra direttive europee e decreti nazionali

Le comunità energetiche o Renewable Energy Communities (REC) e i prosumer - ovvero i produttori-consumatori di energia - vengono riconosciuti con valenza giuridica dalla Direttiva Europea RED II 2001/2018, recepita poi in Italia dal Decreto Milleproroghe 162/2019.
Dall’entrata in vigore del decreto la rivoluzione energetica che vede come protagoniste queste comunità, ha preso vigore. Infatti, secondo il report di Legambiente Comunità Rinnovabili 2021, ci sono già più di 30 comunità energetiche funzionanti sul nostro territorio e altre pronte a essere attivate. 

Un segnale importante che ci mostra quanto queste iniziative, soprattutto quando riconosciute e promosse, possano essere positive sia per le pubbliche amministrazioni, sia per i cittadini che possono risparmiare sulla bolletta entrando al contempo in un circuito sostenibile di transizione energetica comunitaria.

Reti intelligenti e sistemi digitali all’avanguardia

Ma nel concreto, come funzionano queste comunità energetiche?

Una volta individuata l’area dove installare l’impianto energetico (di solito si tratta di impianti fotovoltaici) o avere trovato un impianto esistente idoneo posto in prossimità dei consumatori, è necessario dotarsi di uno smart meter o energy box, ovvero un contatore intelligente in grado di rilevare in tempo reale tutte le informazioni inerenti la rete energetica.

Fatto questo, non si deve far altro che pagare normalmente la propria bolletta e aspettare le ripartizioni periodiche provenienti dalla comunità, ovvero la condivisione dei benefici garantiti dalla legge. Questo compenso, non sottoposto a tassazione, equivale di fatto a una riduzione del costo della bolletta.

Il tutto funziona secondo reti intelligenti (smart grid) che permettono l’interscambio di informazioni attraverso sistemi digitali all'avanguardia, garantiscono l’ottimizzazione di ogni fase di produzione, consumo e scambio dell’energia attraverso soluzioni hardware e software innovative e comprendono anche sistemi blockchain per controllare ogni passaggio per garantire trasparenza, sicurezza e affidabilità.

Ser queste dinamiche ti affascinano e vuoi prendere parte allo sviluppo delle comunità energetiche e della transizione energetica, scegli il nostro corso RED e diventa Tecnico Superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici!

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Fonti:

https://www.sorgenia.it/guida-energia/comunita-energetiche?campaign_code=SEM-DSA&gclid=CjwKCAjws--ZBhAXEiwAv-RNL93NdWHQaKrg2LGahcCP4d8F6ggOhCU4nlOZbOxaocBwQvMel1k6yRoCGzAQAvD_BwE&gclsrc=aw.ds

https://www.enelx.com/it/it/storie/2020/05/comunita-energetiche-cosa-sono

https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/07/Comunita-Rinnovabili-2021.pdf


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